mercoledì 5 marzo 2014

I taccuini delle Seychelles di Lorenzo Dotti





Nell'aria dolce odore di cocco e frutti tropicali, e il sale che vola portato dal vento.
Negli occhi i colori forti e abbaglianti di una natura esagerata.
Nelle orecchie il vento, le onde e uccelli rumorosi.
E poi ancora: un arcobaleno rotondo attorno al sole, una tartaruga curiosa che mangia dalle mie mani, un pesce dai colori violenti, una partita a biglie sulla spiaggia con le volpi volanti che ci bombardano di cacca e frutti masticati, la fugace apparizione di uno squalo che compare e scompare nelle torbide acque tropicali, e palme altissime e spiagge bianchissime e rocce rosa, nere, grigie e conchiglie giganti e oloturie mostruose e nudibranchi come quadri dadaisti, e musiche tribali un pò tristi e granchi grossi come meloni e cimiteri di corallo e la prua di una barca che taglia un mare turchese, e la sensazione che la vita e la morte si intreccino ancora secondo antichi ritmi naturali: voilà le Seychelles. 
Lorenzo Dotti, 2000 http://lorenzodottisketcher.blogspot.it/


venerdì 17 gennaio 2014

Il Cocò de Mer e la Vallèe de Mai di Iole Eulalia Rosa



1983-2013 - 30° Anniversario della Riserva Naturale Vallée de Mai, Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Questa foresta incantata, a Praslin nelle Isole Seychelles, è stata meta più volte nel 2013 del progetto Ars et Natura - Seychelles Tourism Board Italy. Il gruppo di artisti naturalisti ha voluto dedicare molte tavole e studi pittorici al simbolo della Riserva, il Cocò de Mer, seme della palma endemica Lodoicea maldivica, presente solo in queste isole allo stato naturale.
L'artista Iole Eulalia Rosa, presente a giugno alla Vallée de Mai, ha poi realizzato questo bellissimo quadro ad olio, scelto dal progetto per onorare l'anniversario della magica foresta tropicale, unica al mondo. 
Dal taccuino di Iole: "...Questo luogo è come una cattedrale verde, è un luogo sacro e antico, cammino piano, cercando di non far rumore, voglio evitare di invadere la sacralità di questo luogo con il suono dei miei passi... che illusione la mia, mi accorgo solo ora che il rumore dei miei passi è appena percettibile se comparato con il fragore delle foglie di palma sfregate fra loro dal vento. Un rumore assordante, a tratti interrotto dallo schiocco secco di una ramo che cade staccandosi dalla pianta madre: è la voce della foresta che canta sulle note di un musicista chiamato vento."
(http://ioleeulaliarosanatura.blogspot.it/)

mercoledì 15 gennaio 2014

Gli acquarelli tropicali di Daniela Di Tonno





1 - Coco de mer - Vallèe de Mai Nature Reserve – Praslin. Attraversando la Vallee de Mai, la palma del Coco attrae il mio sguardo, mi immedesimo con essa e il desiderio di fermarne alcuni particolari diventa irresistibile. Sono provocata dalla forza di questo luogo che sembra fuori dal tempo eppure è a me così contemporaneo. È incredibile: sono qui, sento che tutto è per me ed il contatto con una natura così esuberante è un richiamo potente per la mia anima e rimanda a un oltre. È proprio vero: “Solo lo stupore conosce”.
2 - Heliconia rostrata - Victoria Botanical Gardens – Mahé. Sono seduta alla ristoratrice ombra di una palma presso gli splendidi Giardini botanici di Victoria dove numerose piante endemiche ed esotiche vengono preservate. Colpita dal gioco dei colori e dalla forma di un fiore di Heliconia, ne fermo memoria su carta. Mi diverte esprimere la bellezza di ciò che vedo sperimentando l’arte dell’acquerello. È un amore a tutta la realtà attraverso i suoi particolari: nel particolare il tutto. È l’irrompere del significato che sta dietro tutte le cose. (Daniela Di Tonno)

martedì 7 gennaio 2014

Carla Bernardi e i suoi taccuini tropicali...



Queste pagine, tratte dal mio carnet di viaggio, mostrano schizzi veloci e commenti a caldo fatti durante il nostro soggiorno: un piccolo taccuino testimone delle mie emozioni. Con il disegno e la scrittura racconto ciò che accade mentre lo percepisco, e l'immediatezza si traduce in una narrazione densa di freschezza e vitalità. Ho scoperto che l'arcipelago delle Seychelles è molto di più di quel luogo tropicale, pubblicizzato dalle brochures turistiche, dove poter "consumare" una vacanza rilassante. 
La sua biodiversità e la ricchezza di specie endemiche offrono la possibilità di un approccio diverso, forniscono un valore inestimabile che si aggiunge a spiagge e acque cristalline famose in tutto il mondo. E nel fluire della visita, cadenzata dai tanti appuntamenti con le meraviglie del luogo, si sommano le nuove amicizie conosciute qua e là: il fetonte all'isola di Cousin, la testuggine gigante a Mojenne, lo scinco e il bulbul alla Vallèe de Mai, oppure il geco, che immobile sul soffitto, saluta col suo sibilo ritmato. 
Bellezza, armonia e abbondanza fanno di queste isole un vero paradiso dell'anima, dove la natura bussa alla porta del tuo cuore e tu apri con la naturalezza di un bambino fiducioso. Dove la gente, discreta e sorridente, ti accoglie con grazia e cortesia. 
(Carla Bernardi - http://www.carlabernardi.com)

martedì 17 dicembre 2013

Giovanni Ragone: sketchbook dalle Seychelles...






1. Coco de Mer nella Vallèe de Mai - Praslin e particolare nel giardino di Villa Veuve - La Digue. Come si fa a non amare il Coco de mer, per la sua grandezza e forma così sensuale. È l'unico seme che si può abbracciare. È il seme più grande di qualsiasi specie vegetale. Non galleggia a differenza della noce di cocco, ed è per questo motivo che si riproduce solo in questa bellissima valle protetta sull'isola di Praslin, nelle Seychelles. È composta da una foresta di palme protette, alte, con foglie larghissime, grazie alle quali nonostante piovesse i nostri taccuini non si sono spaventati.  
2. Il mercato di Victoria a Mahè. La mattinata è dedicata al mercato di Victoria in market street situato nel centro della capitale. I venditori arrivano da tutta l'isola carichi di fiori, frutta, verdura e soprattutto pesce. Sono questi i banchi più numerosi, acclamati e frequentati fin dalle prime ore del mattino. Si bandisce si invita, ma non si urla. L'atmosfera è molto serena e rilassante. Si lasciano fotografare, filmare e soprattutto disegnare. Sono curiosi, attenti e affascinati dal nostro modo di stare in piedi, con i taccuini, colori e pennelli in mano e pazienti aspettano la fine dell'opera. Anche gli aironi bianchi, i "madam paton"in attesa degli scarti alimentari si esercitano in gesti velocissimi a catturare mosche e insetti che eccitati sorvolano il banco del pesce. Tutti sembrano stare in armonia. Anche noi!  
3. L'orto botanico di Victoria - Mahè. A fine mattinata contenti dei nostri lavori ci dirigiamo verso l'appuntamento pomeridiano: l'orto botanico. All'entrata sulla sinistra padroneggia una gigantesca (qui è tutto gigantesco) pianta di hibiscus con bellissimi fiori per karkadè sono incuriosito ma decido di proseguire. Vengo subito attratto invece dall'"albero del viaggiatore". Si racconta che il viaggiatore riuscisse a recuperare da questo albero, per la forma delle sue foglie, ben cinque litri di acqua. Lo ritraggo sul taccuino ad organetto. La pianta di hibiscus mi aspetta all'uscita. Un fiore mi attrae. Irresistibilmente lo ritraggo! (g.r.)

venerdì 13 dicembre 2013

Gli acquerelli di Marina Cremonini




Coco de Mer, Vallée de Mai, Praslin. Seduta sul mio sgabellino, immersa nei suoni croccanti delle enormi foglie della foresta dei Coco de mer, persa e incantata dai giochi di luce che filtrano dal tetto vegetale… cerco di riportare sul taccuino la forma e il colore di questo gigante, di comprenderlo… ovvero di prenderlo dentro di me. E di sciogliere nell’acqua dell’acquerello l’incanto, la meraviglia, lo stupore, davanti alla forza di Madre Natura.
Loto. Il laghetto dei loti nel giardino botanico di Vittoria, a Mahè, è talmente incantevole da decidere di fermarmi prima ancora di aver visto tutto il parco… Circondato da grandi massi, piccolo e raccolto, è un pullulare di foglie e fiori di loto… tra cui spuntano piccoli alberelli di banani. Osservando bene ci sono tanti di quei giochi di luce, e colori, e riflessi… che è difficile scegliere cosa raccontare sul mio foglio. Il colore dei fiori, violetti con un cuore giallo che sembra quasi fosforescente quando vi batte il sole, è indescrivibile… ma anche il verde delle foglie, e l’acqua che pare nera. Il mio ridicolo tentativo di rappresentarlo si è ridotto al puro piacere di lasciarmi andare e far venire fuori dal foglio… “quel che viene”.
www.marinacremonini.it/


venerdì 6 dicembre 2013

I taccuini di Luca Marini




1. Victoria, il mercato coperto del pesce. Ho imparato, soprattutto dai miei viaggi all'estero, che se le persone possono essere infastidite dall'essere fotografate, generalmente sono invece gratificate dall'essere ritratte da matite e pennelli. Così, l'anziano pescatore mostra orgoglioso la sua merce e lascia che tutti i suoi amici lo informino su come procede il disegno. Ora è il pescatore più ritratto del mercato! Mi scrive anche il suo nome direttamente sul foglio e mi chiede di inviargliene una foto. Spero di poterglielo presto portare io direttamente! 

2. Praslin, Grand Anse. Piove, ma i pescatori stanno ugualmente sistemando le reti, svuotandole dall'abbondante pesce che viene distribuito direttamente agli abitanti del villaggio. Quello che colpisce di più è l'estrema mescolanza di etnie ed età che c'è tra i partcipanti alle operazioni tutti uniti nello stesso sforzo; è questo che dà una forza unica a questa popolazione. Nonostante la scena sia abbastanza affollata c'è un silenzio affascinante, ovattato. Dipingere sotto la pioggia a tratti scrosciante non è facile, ma riesco a ripararmi sotto una palma, in piedi, e a finire questo schizzo, mentre la marea sale. (lucamarini.blogspot.it)