Questo l'articolo uscito sul sito www.trippando.it. Una prima intervista all'artista di Ars et Natura Alessandro Troisi, coordinatore di questo progetto alle Seychelles. In seguito gli altri artisti del gruppo italiano saranno intervistati e risponderanno sulla loro esperienza nelle isole tropicali.
Oggi va online un’intervista insolita 
che mi ha concesso la Signora Trippando. Parleremo di arte, natura, 
turismo e biodiversità con Alessandro Troisi di Ars e Natura, un progetto “nato
 dall’unione di una decina di artisti naturalisti italiani, 
particolarmente impegnati anche nella promozione e conservazione della 
biodiversità”. Recentemente gli artisti di Ars e Natura hanno partecipato ad un progetto ideato assieme al Seychelles Tourism Board.
 Obiettivo: far conoscere attraverso tavole e disegni queste incantevoli
 isole per la presenza della loro fauna originale e a rischio 
estinzione, non solo come meta di viaggi di nozze. E per far capire che 
su queste isole un altro tipo di turismo è possibile…
Oggi ne parliamo con Alessandro, nelle prossime settimane con Iole Eulalia Rosa e Federico Gemma, altri due artisti che hanno preso parte a questo progetto e che con il loro contributo lo hanno impreziosito.
- Che cosa è Ars e Natura e quali obiettivi si pone?
 
Ars et Natura è un 
progetto nato dall’unione di una decina di artisti naturalisti italiani,
 particolarmente impegnati anche nella promozione e conservazione della 
biodiversità. Infatti alcuni artisti sono collaboratori di associazioni 
come WWF, Lipu, Federparchi, ecc cercando di 
trasmettere con l’arte e l’illustrazione non solo la bellezza e 
meraviglia della natura ma soprattutto la sua protezione e conoscenza 
mirata ad una maggiore sensibilità e conservazione. Inoltre questo 
gruppo di artisti naturalisti si è specializzato nel dipingere i 
soggetti animali e vegetali nel loro ambiente, direttamente sul campo, 
tramite osservazioni, taccuini, schizzi, dipinti realizzati dal vero. 
Questo è lo scopo del progetto Ars et Natura. Viaggiare e illustrare la 
natura in diretta e immersi totalmente nell’ambiente. Ogni tavola nasce 
quindi dall’osservazione e conoscenza della specie ritratta, così come 
dell’ambiente in cui si muove. Per questo Ars et Natura ha realizzato 
progetti in diverse località italiane, spesso parchi naturali, nazionali
 e oasi WWF, realizzando mostre, convegni, dimostrazioni e giornate di 
lavoro comune sul campo: dalla Finlandia alla Scozia all’estero, al 
Parco Abruzzo, Arcipelago Toscano e Sardegna in Italia, solo per fare 
alcuni esempi.
Come è nata la collaborazione con STB (Seychelles Tourism Board)? L’incontro
 con Monette Rose, la direttrice italiana del Seychelles Tourism Board è
 avvenuto grazie alla nostra collaborazione artistica ad un progetto 
universitario mirato all’isola protetta di Cousin, nelle Seychelles, 
dove il WWF e Bird Life International proteggono specie ornitologiche 
endemiche e rare. Da questa collaborazione è nata l’idea di proseguire 
la promozione e conoscenza del ricchissimo patrimonio naturale e di 
biodiversità di questo arcipelago sempre attraverso l’arte e 
l’illustrazione. La sensibilità dell’STB, Ente Turismo Seychelles Italia
 e poi quello nazionale ha portato ad un progetto comune che si è potuto
 realizzare a partire da giugno 2013 con il primo viaggio di artisti 
italiani e proseguito con l’ultimo in ottobre.
- Quale è stato lo scopo e quali gli sbocchi di Arte e Natura alle Seychelles?
 
Lo scopo rimane quello principale del 
progetto Ars et Natura di cui parlavamo sopra, trasmettere la 
conoscenza, la conservazione e l’alto valore di biodiversità attraverso 
le opere artistiche e la rappresentazione sul campo di tutte le 
emergenze e ricchezze naturali delle Seychelles. Quindi un diverso 
approccio a queste isole famose nel mondo per le loro spiagge, fondali e
 acque cristalline: non solo questo ma soprattutto una natura ed 
ecosistemi diversi e ricchissimi di specie endemiche e rare, come la 
foresta tropicale, le mangrovie, i massi di granito, la barriera 
corallina, con specie come la tartaruga gigante di Aldabra, la sterna 
bianca delle Seychelles, il pappagallo nero, il fetonte coda bianca, i 
vari tipi di gechi, ecc. Tutto questo rappresentato in schizzi, taccuini
 di viaggio, acquerelli, oli, matite e pennelli realizzati sul campo 
attraverso i due viaggi effettuati dal gruppo di artisti naturalisti 
italiani. Da questa esperienza e produzione di materiale sia dal vero e 
poi a studio si realizzerà la seconda fase del progetto, quella 
operativa, con mostre in Italia, Europa e Seychelles, conferenze, 
incontri, articoli e proiezioni sui media e magazine e un libro 
conclusivo sul progetto, illustrato, con tutti i lavori artistici, 
tavole e dipinti effettuati alle Seychelles dal gruppo di Ars et Natura.
 Il libro verrà pubblicato da una casa editrice italiana, con il 
patrocinio e sostegno dell’STB e Unesco Italia e verrà distribuito in 
Europa e in Seychelles, pubblicato in tre lingue diverse. E fondamentale
 è stata anche l’esperienza di conoscenza e scambio artistico con 
colleghi delle Seychelles che ha portato ad un’apertura e possibile 
attività comune da svolgere sia nelle isole che in Europa. L’incontro 
con gli artisti locali di alto valore presenti nelle isole ha favorito 
lo sviluppo di sinergie e progetti da avviare insieme.
- Qual era la vostra giornata tipo laggiù?
 
Gli artisti hanno seguito un programma 
preciso e studiato insieme all’Ente Turismo Seychelles per visitare i 
luoghi più caratteristici, osservare e dipingere i diversi ambienti e le
 specie animali e vegetali dell’arcipelago. Si è concentrati su sei 
isole principali e uniche per la loro ricca biodiversità: Mahè, Praslin,
 La Digue, Silhouette, Cousin, Couriose. Gli spostamenti, sia nella 
stessa isola che fra una e all’altra erano progettati per avere il tempo
 di fermarsi a dipingere il paesaggio e le specie osservate. Si è 
sfruttata l’intera giornata di luce, avendo orari precisi, dalle 6 di 
mattina alle 6 di sera e sfruttando le ore di buio per spostamenti e 
conclusione dei taccuini e lavori iniziati sul campo in giornata. Tutta 
la produzione, dai taccuini agli schizzi, alle tavole a matita e 
acquerello è stata realizzata sul campo, in natura, sfruttando ogni 
angolo per potersi fermare con la minima attrezzatura da lavoro, dalle 
spiagge ai massi di granito, dalla foresta tropicale alle mangrovie, in 
qualsiasi sentiero. Ogni artista aveva le sue ore a disposizione, si 
viaggiava insieme e si cercava l’angolo o il luogo dove prendere lo 
spunto e l’ambientazione per la propria attività artistica. In genere si
 visitavano uno o due luoghi al giorno, compresi spostamenti, dedicando 
quindi il tempo giusto per iniziare e portare avanti uno studio 
completo. In media due-tre giorni ad isola per scoprirne la biodiversità
 e caratteristiche. In qualche caso non solo strettamente naturali, come
 fatto dipingendo il variopinto e speciale mercato di Victoria, la 
capitale di Mahè, con i suoi visitatori, mercanti, prodotti naturali 
tipici e specie animali. Ogni giornata aveva il suo programma, con i 
luoghi indicati, le escursioni con le guide locali, le visite alle 
riserve naturali, ai giardini botanici, ai parchi marini con attività di
 snorkeling e osservazione su barche trasparenti apposite, per osservare
 e dipingere le tante specie di pesci tropicali della barriera 
corallina. Per ultimi, ma non da meno, gli spazi e ore dedicate agli 
scambi e conoscenze degli artisti locali, molto importanti per il 
confronto, le idee, lo scambio di esperienze e attività artistiche. 
Numerose mezze giornate sono state dedicate a visite a gallerie d’arte 
creole e meeting con gli artisti locali per condividere il progetto e 
conoscersi.
- La biodiversità presente alle Seychelles… Che potete dirci a tal proposito?
 
Il progetto partiva proprio 
dall’altissima qualità e ricchezza di biodiversità di questo incredibile
 arcipelago, che oltre alle isole coralline e granitiche, contiene il 
più grande atollo del mondo, quello di Aldabra, patrimonio mondiale 
dell’Unesco (come la riserva della Vallèe di Mai a Prasli). Alcuni dati:
 la più grande popolazione al mondo di tartarughe giganti, quelle di 
Aldabra, distribuite in varie isole, più di 15 specie endemiche di 
uccelli terrestri, vaste colonie di uccelli marini anche qui indigeni, 
90 specie autoctone di piante di cui 9 palme, come la famosa Cocò de mer
 con il seme più grande del mondo. Inoltre una delle specie di rana più 
piccole del mondo, numerose famiglie di gechi indigeni, centinaia di 
pesci tropicali della barriera corallina, mammiferi rari e localizzati 
come il pipistrello gigante o volpe volante, e specie uniche e rare di 
anfibi, rettili, invertebrati e insetti. Un vero paradiso naturale, da 
scoprire ancora e valorizzare, anche attraverso il nostro progetto 
artistico. Tantissime sono state le specie osservate e dipinte dal 
gruppo di ars et natura, anche per soli istanti e momenti unici, grazie 
anche alla conoscenza e preparazione naturalistica di ciascun artista. 
Sono state raffigurate in taccuini, schizzi e tavole una buona parte 
delle specie rare ed endemiche previste e immaginate da programma, così 
come visitati tutti gli ambienti tipici: dalla barriera corallina alle 
bianche spiagge, dalla foresta tropicale alle mangrovie, dai massi di 
granito agli ecosistemi tipici presenti in ogni isola.
- Cosa vi ha colpito di più da un punto di vista naturalistico?
 
Sicuramente l’alta varietà di specie 
endemiche e tipiche e soprattutto la loro concentrazione in alcune 
isole, oggi riserve integrali. La visita e soggiorno di tre giorni 
all’isola di Cousin, paradiso ornitologico e paesaggistico, è stato un 
vero regalo e possibilità unica in un’isola dove è permesso soggiornare 
solo ai ricercatori e studiosi che lavorano per proteggere, studiare e 
conservare la biodiversità unica di questa isola. Migliaia di coppie di 
uccelli marini e terrestri presenti, tartarughe giganti di circa 100-200
 anni di età e una natura selvaggia e ancora primordiale, con tutti gli 
ambienti tipici. Anche la riserva Vallèè di Mai a Praslin, patrimonio 
mondiale dell’unesco, con la sua foresta tropicale e palme di 300-400 
anni di età alte anche 40 metri ha lasciato in tutti noi un senso di 
gratitudine e meraviglia che resteranno impressi per sempre, non solo 
nelle tavole e schizzi realizzati all’interno. Un luogo magico e unico. 
Ma ogni isola aveva la sua peculiarità e sorpresa, come i rari uccelli 
Vedova del paradiso dalla lunga coda blu presenti solo a La Digue, ai 
fetonti coda bianca e fregate in volo sulle spiagge di Mahè, ai massi di
 granito dai colori pastello delle spiagge tropicali visitate. Per non 
parlare dei fondali del parco marino di Moyenne di fronte a Mahè con 
centinaia di pesci tropicali e coralli su un mare da mille sfumature di 
celeste e blu. Difficile dire quale emergenza o ambiente abbia colpito 
di più, tanto diversi e ricchi tutti i luoghi visitati. Personalmente 
però posso dare una mia preferenza all’isola di Cousin per gli uccelli e
 alla foresta Vallèe de Mai per le palme e le specie botaniche.
- A chi, oltre alle coppie che vanno in viaggio di nozze, consigliereste le Seychelles come meta turistica? Perché?
 
A tutti, veramente a tutti. Il nostro 
progetto era appunto invitare a vedere le Seychelles non solo e 
unicamente come spiagge magnifiche e mare cristallino e trasparente dove
 passare il viaggio di nozze o di coppia in totale relax e tranquillità.
 I nostri due viaggi da visitatori esterni hanno confermato questo, cioè
 l’alto valore e diversità turistica di queste isole e arcipelago unico 
al mondo. Dal punto di vista naturalistico e paesaggistico sono un 
paradiso terrestre per naturalisti, escursionisti e appassionati di 
natura. Spiagge ma anche sentieri in foresta, in montagne di granito, in
 zone selvagge e ancora integre, riserve e parchi naturali e marini. Per
 appassionati di birdwatching e fotografia una ricchezza senza uguali. 
Ma non solo, Victoria a Mahè e anche i piccoli centri nelle altre isole,
 sono ricchi di vita, con eventi, incontri e luoghi preziosi da vedere e
 visitare come musei, gallerie d’arte, mercati, negozi, vita all’aperto e
 sorprese varie come la scoperta delle antiche coltivazioni di piante 
tropicali, vecchi mestieri e attività tradizionali. Per gli sportivi 
tante le opportunità, sia in acqua che a terra con giornate e attività 
guidate di ogni tipo. Un turismo quindi vario, che, oltre le coppie, 
comprende anche le famiglie con bambini, i giovani, gli sportivi, gli 
appassionati d’arte, della cucina locale (ottima quella creola), dei 
prodotti tipici e naturali. Tutto questo, lo ricordiamo sempre, 
salvaguardando l’ambiente, rispettando gli usi e costumi delle 
popolazioni e soprattutto non portando via niente che non sia permesso o
 venduto con certificato (coralli, conchiglie ecc).
- Avete altri progetti similari in cantiere?
 
Ars et Natura lavora per promuovere 
progetti e luoghi che meritano dal punto di vista naturalistico e 
paesaggistico di essere rappresentati e promossi attraverso l’arte, un 
approccio diverso e più diretto di quello scientifico. Finora abbiamo 
lavorato in Italia e in Europa, questo è il primo progetto che riguarda 
un paese tropicale e lontano. Ci piacerebbe continuare su questa strada,
 amiamo molto le isole e il mare e la ricca biodiversità che conservano e
 proteggono, spesso sconosciuta. Quindi ci sono altre mete, altri luoghi
 lontani e isole che ci aspettano, ma prima ci vogliamo concentrare su 
questo bellissimo lavoro alle Seychelles che sicuramente non si fermerà 
con questi primi due viaggi, viste le collaborazioni nate anche con il 
gruppo di artisti locali e il Seychelles Tourism Board che ringraziamo 
ancora per il sostegno e la sensibilità dimostrata in questa avventura 
comune.
Gli artisti che hanno partecipato nei due viaggi di lavoro a giugno e ottobre:
Alessandro Troisi, Iole Eulalia Rosa, Federico Gemma (viaggio in giugno).
Alessandro Troisi, Concetta Flore, Daniela Di Tonno, Carlo 
Castellani, Marina Cremonini, Maria Elena Ferrari, Massimo Salvarani, 
Luca Marini, Anne Shingleton, Patrizia Pizzolotto, Patrizia Vistola, 
Giovanni Ragone, Carla Bernardi (viaggio in ottobre).




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